martedì 4 febbraio 2014

L'altra me.

L'altra me è incazzata nera; diciamo che si sente immensamente sfruttata da tutti.

 Facciamo un elenchino, tanto per gradire?
- Il suo ex marito (non) le dà i miseri 300 eurini che il giudice ha stabilito per il mantenimento di ben due figli.
- Il suo ex marito (non) paga il mutuo mensile sulla casa di proprietà, ma pretende di esserne proprietario in egual misura alla vera me, quell' idiota, che dice sempre di sì.
-Il suo ex marito le ha chiesto molti prestiti che non ha mai, dico mai, restituito.
- Il suo ex marito ha civettato con l'avvocata che avrebbe dovuto curare il divorzio della vera me, ottenendo dall'avvocata suddetta, moine e sorrisini e ridicolizzando l'altra me come fosse una ladra.


Il suo attuale compagno è di braccino corto, si può dire?
Il suo attuale compagno è talmente preso dal proprio figlio che credo che l'altra me non ci andrà mai a vivere insieme. Anche perché l'altra me ha dei figli che non devono essere i secondi di nessuno.
Il suo attuale compagno ha fatto stimare la casa dell'altra me, per il divorzio, da un suo amico, dimenticando di chiedere quanto le sarebbe costato. Risultato? Una mazzata, tra capo e collo per l'altra me, che ha avuto un mancamento.
Il suo attuale compagno non credo che durerà molto.

L'altra me ha prestato i suoi unici risparmi a sua sorella per l'attività del marito. Poi la sorella dell'altra me, una tipa dolce come la cicuta e morbida come un frigorifero, per un motivo del cazzo ha tolto la parola all'altra me, che è rimasta senza sorella e pure senza risparmi. (Ad onor del vero il prestito è stato restituito in due anni, ma senza che la sorella dell'altra me dicesse mai scusa o grazie o ma come riesci a vivere senza gli unici soldi che avevi?).

L'altra me porta le stesse scarpe da anni e non compra più le calze. Ma sorride sempre e finge che tutto vada bene. Idiota, eh?!
Beh, questo è quasi tutto.
Spero che i lettori del mio blog ufficiale non capitino MAI qui, perché dovrei chiudere.



mercoledì 19 dicembre 2012

buio natalizio


Si fa presto a dire: partiamo tutti e quattro per la Terr@sant@, ma stiamo solo sei giorni.
Si fa presto a dire: il 24 sera ci saremo tutti, fratelli, cugini nipoti e anziani zii, ma vorrei tanto starmene a casa.
Si fa presto a dire, sì  il 25, andremo al ristorante, ma preferirei cucinare io.
Si fa presto a dire: oddio, ho ancora tutti i regali da fare, ma non ho il tempo, tra valige da fare e menù natalizio. Ma vaffanc...
Qui non ci sono soldi, non c'è famiglia. Qui c'è una immensa solitudine.  

 Ma perché mi sbatti sempre in faccia la tua vita fantastica?

martedì 4 dicembre 2012

giovedì 22 novembre 2012

io



A volte sento un impulso irrefrenabile a scrivere, non sapendo neanche quel che scriverò. Nel mio blog ufficiale molta gente mi conosce e tante cose che effettivamente mi andrebbe di sviscerare rimangono bloccate sulla punta delle dita per paura o vergogna o riservatezza.
Sono stanca, ma non posso dirlo troppo ché c'è gente più stanca di me.
Sono preoccupata, ma c'è gente più preoccupata di me.
Ho paura di non arrivare a fare niente, ho paura di non fare in tempo, ho paura e basta. Ma se lo scrivo altrove, tutto si banalizza con un commento stile pacca sulla spalla e io non ho bisogno.

Sono incazzata, con il mio ex, con il mio compagno, con mio figlio, con le due Cristine. Mi sento sola ed incompresa, ma so di avere una forza dentro che fa miracoli.
Vado avanti e fanculo tutti.

venerdì 9 novembre 2012

Voglio vedervi bene.

Ma perché le matte capitano tutte a me? Ma che c'ho la calamita?
A un certo punto, dopo che tutto sembra che vada bene, ecco che si girano, si straniscono, si ombrano, tolgono il saluto. E non una volta, ma tante.
Allora le cose sono due: o sono io che m'attiro tutte le ipertiroidee in menopausa o devo avere qualche problema con la mia parte in ombra, ombra nel senso che proprio non vedo.
La sopraccigliona, l'invidiosa, la botticella, la baffona, la gattamorta. MA quanto male mi avete fatto? Ma quanto devo soffrire ancora per essere stata disponibile con voi?

Ora inforco  gli occhiali, vedessi meglio gli stronzi e le stronze intorno a me.
Ne parlerò su questo blog, in libertà, con tanto di smadonnamenti e parolacce. E chi non vuole ascoltare, stesse fuori dai maroni.